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mercoledì 4 febbraio 2015

Boyhood





Il film racconta la storia di Mason (Ellar Coltrane),un bambino che deve affrontare i problemi quotidiani della vita, da quando ha sei anni fino ai 18,quando partirà per il college.La particolarità di questo film è che la lavorazione è durata ben 12 anni,infatti il regista Richard Linklater non usa attori più grandi o qualche trucco del cinema per far sembrare che il tempo scorre,ma ogni anno per 12 anni il regista raduna tutti gli attori per girare qualche scena del film.Inutile dire che la trovo una cosa geniale,la cosa più interessante del film è probabilmente vedere non solo come crescono i personaggi ma anche come cambia il tempo;tra tecnologie,mode,musica,la politica, tutto ti porta in un viaggio nella storia attraverso questo bambino.La trovo una cosa veramente interessante e soprattutto innovativa,nonostante il metodo non sia dei più pratici.
Premesso questo devo dire che il film non mi è piaciuto.Gli eventi che caratterizzano la storia di Mason sono poco interessanti o almeno messi in secondo piano e ,anche se lo scopo del regista era quello di valorizzare lo scorrere del tempo più della vita in se del protagonista,per quasi tre ore di film l’ho trovato un po’ noioso e ripetitivo.Dialoghi e scene senza un vero obiettivo.Per aver vinto il Golden Globe come miglior film drammatico mi aspettavo qualche colpo di scena o un evento particolarmente sconvolgente da segnare la vita di Mason.Ripeto che l’idea all’origine mi piace molto e capisco che l’idea del regista non era quello di concentrarsi su un evento in particolare essendo già il film di per se un elemento interessante,purtroppo non sono riuscita ad apprezzarlo ma non mi sento di sconsigliarlo.


-A

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